Il contropremio della letteratura italiana, ha reso note le cinquine dei libri finalisti, sezione saggistica, narrativa e poesia. La premiazione si svolgerà domenica 26 settembre a Civitavecchia presso la sala "Molinari" nella Cittadella della Musica alle ore 17.
I nostri desideri cambiano la terra mutano l'intorno e il movimento delle nuvole nel cielo cerca i loro cuori. Avete mai ammirato il 'farsi guidare' ? La volontà dei nostri occhi non è poi così distante da quel che ogni giorno ci fa svegliare. Il primo gioco che appare dopo il sonno è il tratto fine di un valzer al ritmo lucente che a volte ignoriamo ma solletica il nostro umore. Siamo così sciocchi a pensare che il rumore prenda il sopravvento sul nostro suono sottile e la nostra magica armonia.
Scrivere è un viaggio interminabile. Tra i fiumi della coscienza e tra le rive dello sguardo amante. Innamorato della vita ed anche di tutto quanto non potrà mai essere vissuto. Lasciare un solco vergine o maturo per far sì che qualche anima, in uno spazio lontanissimo, potrà ammirarne le luci e le ombre. Scrivere è una meta senza fine. Perché l'essere umano beve ogni giorno l'acqua e nessuno ha la presunzione di dire che può farne a meno. L'acqua è il dono degli angeli, un regalo pieno che distingue la vita cosciente ed incosciente, il lampo razionale e il raggio irrazionale di ogni pensiero. Scrivere è sorseggiare quell'energia. Innaffiare la terra. Sentire gli alberi crescere per dare senso alla natura. Scrivere è l'amante del nostro sguardo, dove i nostri occhi amano scoprire.